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mercoledì 16 marzo 2016

Il Fluoro causa più morti per il Cancro e blocca la Ghiandola Pineale


Contenuto in tutti i dentifrici e chewing gum commerciali, è da anni sotto inchiesta per il suo effetto di rallentare l’attività cerebrale e quindi rendere le persone stupide e manipolabili. Un importante studio di Harvard pubblicato su un giornale del governo federale conferma i danni del fluoro sul cervello
Nel commentare una varietà di studi che hanno dimostrato quanto il fluoro possa danneggiare il cervello e, di conseguenza, il quoziente intellettivo (QI), gli scienziati dell’Università di Harvardhanno dichiarato che “i nostri risultati supportano la possibilità che le esposizioni al fluoruro producano effetti avversi sullo sviluppo neurologico dei bambini.”
La tossicità del fluoro per il corpo è stata evidenziata più esplicitamente in alcune ricerche più recenti, condotte a Harvard. In una dichiarazione scritta, i ricercatori indicano che: “I bambini nelle zone ad alta concentrazione di fluoro [nell’acqua, ndt] hanno QI significativamente inferiore rispetto a coloro che vivevano in aree a bassa concentrazione di fluoro.”
Il fluoro incrementa la crescita tumorale
IL FLUORO ATTRAVERSA LA PLACENTA
Sempre gli autori dello studio, spiegano poi come il fluoro attacchi effettivamente il cervello in bambini non ancora nati, lanciando un assalto diretto sul loro sviluppo neurologico: “Il fluoro attraversa rapidamente la placenta.
L’esposizione al fluoruro per il cervello in fase di sviluppo, che è molto più suscettibile al danno causato da sostanze tossiche rispetto al cervello maturo, può eventualmente condurre a danni di natura permanente“.
SIAMO A 39 STUDI CHE INCHIODANO IL FLUORO
Sono ormai 5 anni che non uso più il dentifricio comune che contiene fluoruro di sodio. Sono stato sempre una persona sensibile e ricordo che all’inizio sentii nettamente un cambiamento.
Ci sono tanti soluzioni in commercio sia nei negozi naturali e biologici sia online, oppure potete farvelo voi, ci sono molte ricette facili! La vostra ghiandola pineale ringrazierà
http://www.tgnewsitalia.it/wp/

lunedì 15 febbraio 2016

Caffè in capsula “al furano”. I ricercatori: “È cancerogeno”

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Il caffè, preso in dosi non eccessive, può essere una bevanda che aiuta il nostro organismo a stare meglio: fa bene al cervello e riduce l’incidenza di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. È inoltre un buon antiossidante e protegge il fegato.
Bisogna, però, stare attenti a ciò che consumiamo e alle sostanze chimiche che possono essere presenti nei prodotti di uso quotidiano. Alcuni ricercatori dell’Università di Barcellona, guidati dal professor Javier Santos, hanno effettuato una ricerca sulla presenza di furano nel caffè. Le concentrazioni maggiori di questo composto tossicosono state individuate nel caffè in capsule, tra i 117 e i 244 nanogrammi per millilitro. Nell’espresso sono presenti, invece, tra i 43 e i 146 nanogrammi per millilitro, mentre nel caffè che prepariamo in casa, possiamo trovarne ancora meno: 20-78 ng/ml con quello normale; 14-65 nel decaffeinato. Il livello più basso è stato riscontrato nel caffè solubile: 12-35 ng/ml.
Ma perché il furano è così concentrato nelle capsule di caffè? Questa sostanza organica viene spesso a formarsi nel corso dei trattamenti termici degli alimenti: “La ragione di questi alti livelli”,spiega Santos, “è dovuta al fatto che le capsule, ermeticamente sigillate, impediscono al furano, che è un composto volatile, di disperdersi”.
L’ EFSA, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare, ha effettuato una valutazione del rischio del furano per la salute umana, congiuntamente con ONU, FAO e Organizzazione Mondiale della Sanità: la conclusione è che “il margine di esposizione per il furano rivela una preoccupazione per la salute umana”. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’ha inserita inoltre nella lista tra le possibili sostanze cancerogene per gli esseri umani.
Finora, i suoi effetti devastanti sono stati studiati pienamente solo sugli animali, ma è evidente che non si tratta di una sostanza benefica: quando associata con altre tossine – come diossine e PCB – il furano può provocare danni molto seri. Lo ricorda, sul Fatto Quotidiano, Patrizia Gentilini medico oncologo e membro dell’ISDE: “I rischi per la salute correlati all’esposizione a tali agenti sono importanti e purtroppo non del tutto noti: certamente la TCDD ( diossina di Seveso), unitamente ad un furano e al PCB 126 sono cancerogeni certi per l’uomo ad azione multiorgano e correlati in special modo a tumori del sangue, mammella, fegato, polmone. Tuttavia, anche se l’effetto cancerogeno, in particolare per diossina e composti diossino-simili, è stato quello affrontato per primo e quindi più studiato, ciò che oggi emerge con sempre maggiore evidenza per l’insieme di queste molecole è la complessa azione di squilibrio endocrino-immuno-metabolico, per cui l’effetto oncogeno appare essere più una conseguenza, che non una diretta azione.
Anche se i ricercatori spagnoli hanno stabilito che la quantità di furano presente nel caffè non supera i limiti di legge, occorre fare sempre attenzione. Il rischio, infatti, è quello del bioaccumulo e cioè quel processo di accumulazione costante di sostanze tossiche, che possono persistere nel nostro organismo anche a livelli superiori rispetto a quelli dell’ambiente circostante.
Pochi mesi fa, ad esempio, abbiamo visto come i furani e altre sostanze tossiche (Pcb, pesticidi e ftalati) abbiano provocato non pochi danni alle donne che facevano uso di alcuni particolari tipi di cosmetici: tra i problemi di salute più gravi, l’incidenza di alcune forme tumorali e la menopausa precoce. L’ultima rilevazione su questa sostanza effettuata dall’EFSA ne ha mostrato la presenza “in vari alimenti trattati termicamente, in particolare caffè e prodotti in scatola, compresi gli alimenti in vasetti per l’infanzia”.
Fonte: http://ambientebio.it/

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martedì 12 gennaio 2016

Il 99% dei tessuti di cancro al seno contengono parabeni!

parabeni cancro seno
I parabeni sono sostanze molto diffuse nella cosmetica, dalle creme ai deodoranti, penetrano nella pelle e vengono assorbiti dal corpo. Questo studio mostra un collegamento tra il cancro al seno e questi composti derivati dal petrolio.
Una nuova ricerca ha rilevato la presenza di esteri parabeni nel 99% dei tessuti di cancro al seno testati [1].del Dr. Mercola
Lo studio ha esaminato 40 donne che erano state trattate per cancro al seno al primo stadio. I parabeni sono ingredienti chimici con proprietà simil-estrogene, e l’estrogeno è uno degli ormoni coinvolti nello sviluppo del cancro al seno.
La fonte del parabene non può essere identificata, ma il parabene è stato trovato anche in 7 pazienti su 40 che affermavano di non aver mai usato prodotti sotto le ascelle nella propria vita”. [2]

Fonti e pericoli dei parabeni

Deodoranti e antitraspiranti sono alcune delle fonti principali di parabeni, ma il fatto che anche le donne che dicevano di non averli mai usati avevano parabeni nei tessuti dimostra chiaramente che questi ingredienti chimici, a seconda del prodotto a cui sono aggiunti, possono, e apparentemente lo faranno, accumularsi nei tessuti del seno.
E’ importante capire che qualunque cosa tu metta sulla tua pelle può essere assorbita dal tuo corpo e potenzialmente provocare seri danni, come dimostra questa ricerca.

I parabeni inibiscono la crescita di batteri, lieviti e muffe e sono usati come conservanti

Sull’etichetta puoi trovarli come:
  • Methyl paraben
  • Propyl paraben
  • Isobutyl paraben
  • Ethyl paraben
  • Butyl paraben
  • E216
Questi ingredienti sono comunemente usati in:
  • Deodoranti e antitraspiranti
  • Shampoo e balsamo
  • Bagnoschiuma
  • Dentifrici
  • Creme e protezioni solari
  • Cosmetici
  • Medicinali
  • Additivi alimentari
Studi hanno evidenziato che i parabeni possono influenzare il tuo corpo tanto quanto gli estrogeni, che possono ridurre la massa muscolare, far accumulare più grassi, e portare a ginecomastia maschile (crescita del seno).
Altri studi, oltre a quello che abbiamo citato, hanno collegato i parabeni al cancro al seno. La US Environmental Protection Agency (EPA) ha collegato i metil parabeni, in particolare, a disordini metabolici, dello sviluppo, ormonali e neurologici, così come a vari tumori.

Attenzione: C’è una nuova categoria di “Estrogeni” cancerogeni

Una recente ricerca ha anche confermato l’esistenza di una categoria di materiali cancerogeni prima sconosciuti, che sono stati trovati in migliaia di prodotti di consumo. Alcuni di questi sono anche aggiunti a integratori e cibi come “nutrienti”. Questi composti simil-estrogeni sono metalli.
Proprio così, un largo spettro di metalli ha mostrato di agire come “metalloestrogeni” con il potenziale di aggiungersi agli estrogeni del seno, aumentando così i rischi di cancro.
I seguenti metalli sono stati identificati come capaci di legarsi ai recettori cellulari degli estrogeni e imitare l’azione degli estrogeni fisiologici [3]:
  • Alluminio
  • Antimonio
  • Arsenite
  • Bario
  • Cadmio
  • Cromo
  • Cobalto
  • Rame
  • Piombo
  • Mercurio
  • Nickel
  • Selenite
  • Stagno
  • Vanadate
In accordo con GreenMedInfo: “…L’esposizione al Sodium selenite (e sodium selenate) è difficile da evitare, dato che è la prima fonte di selenio in supplementi presente in vitamine, cibi e bevande… Lo stesso vale per forme inorganiche di cromo, rame, nickel, stagno e vanadio, che puoi trovare sulle etichette di molti multivitaminici sul mercato.
Un’altra fonte di esposizione ai metalloestrogeni per milioni di consumatori sono gli antitraspiranti con alluminio” [4].

Il tuo deodorante contiene parabeni e altre pericolose sostanze chimiche?

Evitare i parabeni e gli altri pericolosi ingredienti chimici richiede una buona conoscenza delle etichette e la capacità di leggerle e comprenderle.
Ecco, come esempio, un elenco di alcune delle sostanze chimiche più comuni presenti nei normali deodoranti.
Se il tuo deodorante contiene questi ingredienti, buttalo via.
Alluminio
I normali deodoranti contengono alti livelli di sali di alluminio. Questo da solo già basta per rendere un deodorante poco sano, soprattutto per noi occidentali, che radiamo le ascelle, assorbendone quindi tutte le sostanze nocive. L’alluminio è anche stato associato al morbo di Alzheimer.
Parabeni
I parabeni possono essere indicati sulle etichette come: parabeni di metile, etilparabeni di propile, di butile, parabeni di isobutile o E216. Spesso il nome sull’etichetta è in inglese (es. metil parabens)
Glicole propilenico
E’ stato trovato in migliaia di prodotti cosmetici. È anche un ingrediente utilizzato nel liquido dei freni, quindi non è affatto sorprendente che potrebbe causare anomalie del fegato e danni renali.
Fragrance
Si trova in molti deodoranti. Anche se può sembrare innocuo, dovrebbe essere evitato in quanto può causare allergie e problemi polmonari.
Fai attenzione alle etichette dei prodotti reclamizzati come “Naturali”, perchè anche questi spesso contengono pericolosi additivi chimici, inclusi i parabeni. Leggi l’etichetta in ogni caso e assicurati che almeno non ci siano gli ingredienti che ti ho mostrato.
Quindi evitare i parabeni! Lo stesso Wikipedia riporta che “Centinaia di studi[9] hanno indagato sulla loro capacità di interferire con il sistema endocrino ottenendo diverse risposte, e comunque confermando che essi, e i loro principali metaboliti come l’acido p-idrossibenzoico stesso, possiedono attività interferente con il sistema ormonale[10].”
L’articolo del Dr. Mercola continua spiegando anche la correlazione tra Cadmio e cancro al seno. [6] Il Cadmio viene usato nei campi come fertilizzante. Cereali, patate e inquinamento atmosferico sono tra le principali fonti di cadmio. Consiglio quindi un mineralogramma per valutare l’intossicazione di metalli pesanti nel corpo e la scelta di cibi biologici per evitare questi dannosi composti.
BIBLIOGRAFIA
[2] Vedi rif 1
Fonte: Dioni aka Riccardo Lautizi  Dionidream Se desideri acquistare prodotti senza parabeni e tutte le sostanze nocive di cui sopra ordina o chiedi info qui : https://ringiovanimentoesalute.mysisel.com/it/IT/home.htm oppure scrivimi a sisel.castelliromani@gmail.com